L'Io collettivo (6)

Panta rei. Ho mille gambe e mille braccia, voce potente, lacrime che ci si annega, la mia risata arriva lontana. Tutto scorre e la stanchezza diventa piacere. Nel noi ci sono io.
Solenni, festosi, dolorosi, mistici, ieratici, molteplici sono gli attributi che si possono scomodare per gli eventi collettivi generati da un sentire comune. Il parroco di una cittadina mi diceva che, in occasione della processione annuale dedicata alla patrona del paese, anche i non credenti e i forestieri partecipano con lo stesso afflato, col medesimo rispetto. Quando ci si trova casualmente in presenza di un funerale si abbassa la testa, gesto che ci unisce al dolore di sconosciuti, ad altre latitudini fa festa in onore del defunto anche chi non lo conosceva. Eventi che, attraverso il dolore e la gioia, accomunano e contaminano, neutralizzano le distanze e divengono comportamento collettivo.